Le tecniche immaginative nel Counseling: una proposta per una esplorazione creativa.
L’’immaginazione è importante quanto il nostro autodialogo.
È una palestra in cui è possibile sperimentare delle situazioni da esplorare prima in fantasia per poi valutarne l’utilità nel contesto sociale.
Possiamo creare/evocare immagini fantastiche, sentimenti e parole che ci rafforzano in qualsiasi momento lo desideriamo.
L’immaginazione è uno strumento molto potente che può influenzare la nostra emotività e il comportamento, sia in aspetto positivo ma anche negativo.
Ognuno con la propria immaginazione può vivere fantasie diverse dagli altri.
Con la fantasia si possono produrre immagini più o meno nitide, panoramiche, colorate o in bianco/nero, oppure immagini uditive o ancora sensazioni corporee intense.
Personalmente ritengo che l’attività immaginativa è parte integrante del nostro modo di vivere la quotidianità, per esempio: se svegliati al mattino pensiamo a come sarà la giornata, o come sarà quella di domani, se pensiamo alle prossime vacanze, quando pensiamo ad una persona, la nostra immaginazione sarà in qualche modo coinvolta facendo affiorare delle immagini mentali o sensoriali.
In un colloquio di counseling, l’immaginazione permette di offrire una modalità di accesso e di decodifica delle emozioni che l’individuo spesso non riesce immediatamente a decodificare ed esprimere a parole, ma che percepisce direttamente in termini di sensazioni.
L’immaginazione facilita l’orientamento per definire i propri obiettivi in modo più chiaro e completo, di acquisire una maggiore consapevolezza riguardo alle modalità comportamentali, sia funzionali che disfunzionali.
L’acquisizione di consapevolezza del proprio stato emozionale, si attua prima attraverso un sentire e un vivere direttamente le emozioni (spesso intensamente) e solo successivamente attraverso il tentativo di traduzione e di espressione verbale delle proprie sensazioni.
Le immagini possono essere:
a. Mentali: spontanee o guidate, come per esempio attraverso una tecnica di rilassamento
b. Figurative: un disegno, un collage, una pittura, una scultura
c. Iconiche: il loro utilizzo è prevalentemente usato in attività socio-educative, per esempio: a scuola, nel contesto lavorativo, nelle comunità, nelle organizzazioni, senza dimenticare i segnali iconici stradali.
Il workshop “Un’immagine vale più di mille parole; come il Counseling espressivo facilita l’individuo a esplorare il suo vissuto con l’utilizzo di tecniche creative”, si propone di offrire ai partecipanti un’esperienza con l’utilizzo di tecniche espressive integrate: immaginazione e arteterapia, con l’intento di facilitare il nascere di una nuova consapevolezza di sé.
Pierluigi Pitaccolo
Gestalt Counselor
www.gestaltart.blogspot.it