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Sei obiettivo?

16 Marzo 2017Crescita personaleNessun commentoASPIC Venezia

 

L’obiettività è una pia illusione, almeno in molti campi della nostra vita che ci coinvolgono direttamente, soprattutto nella comunicazione e nelle relazioni interpersonali.

Il numero 6 è in realtà un 9 per chi lo guarda dall’altra parte; per non parlare del sistema dei valori: quello che è scandaloso per te, può essere normale per me e viceversa.

Spesso vediamo quello che abbiamo bisogno di vedere, se hai fame non è strano accorgersi di tutti i panifici, le rosticcerie e i ristoranti. Così come se hai deciso di comprare una macchina gialla, improvvisamente vedi solo macchine gialle e, se hai paura del lupo nero e qualcuno bussa alle tue spalle, puoi trasalire perché certamente non ti aspettavi Cappuccetto Rosso.

Spesso siamo di parte ed è per questo motivo che nella ricerca scientifica si utilizza il doppio check, altrimenti il ricercatore è portato a dimostrare inconsciamente quello di cui è già convinto.

Dunque come andare oltre la soggettività? Si può insistere sul proprio punto di vista, portare all’altro prove che la ragione sta dalla propria parte, è scientifico, è obiettivo, “guarda, lo dice Caio, lo dice Sempronio, lo dice anche …”. Magari per cercare di superare questa soggettività ci si mette nei panni dell’altro, ossia si assume un’altra soggettività in realtà. Può anche essere abbastanza scomodo perché vedere la propria realtà dal punto di vista e con gli occhi degli altri può portare a delle amare sorprese a volte.

Esiste, in realtà, la possibilità di guardare entrambe le posizioni, se sono due, da un punto zero, cioè da una posizione di neutralità dove possiamo osservare A e B ed osservare le funzioni positive del pensare in un certo modo e la funzione positiva del pensarla in un altro, i vantaggi dell’uno, i vantaggi dell’altra senza prendere posizioni a priori. Se si utilizzasse questa modalità sempre più spesso, andremmo incontro ad un mondo sicuramente più felice, in grado di andare oltre le contrapposizioni soggettive. Certo, può essere difficile rinunciare ad una fetta di privilegi per cedere un pochettino di ragione anche dall’altra parte, ma se ci si tendesse la mano per prendere il meglio delle posizioni opposte, il tutto sarebbe veramente superiore alla somma delle parti. Quando una squadra di talenti riesce a giocare certamente come una squadra, fa grandi risultati esattamente come il corpo umano è la somma di tanti organi, ma insieme hanno un qualche cosa che è molto, molto di più.

Quando si lavora per il noi e si superano le contrapposizioni, possiamo veramente ottenere molto per tutti quanti.

Spero di aver dato il mio contributo alla tua crescita personale anche con questo video e, come al solito, goditi il percorso.

ASPIC Venezia
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