Ti è mai capitato di rinunciare a qualcosa che desideri veramente per paura di incorrere nella disapprovazione di qualcuno?
Finché si tratta di lasciare andare una piccola esigenza, come una gita in montagna o la visione di un film, poco male, ma a volte ci troviamo di fronte ad importanti scelte della nostra vita, quale quella dell’università o dello strumento da suonare … “Scegliere medicina o psicologia?” : piccola nota autobiografica!
Alcune persone vivono con le antenne ben tese per capire quali sono le preferenze di chi sta loro attorno, invece che le proprie.
Nel mio lavoro di psicoterapeuta incontro spesso persone che hanno abbracciato l’abitudine di ascoltarsi e di stare a contatto con le proprie sensazioni. La piu’ grande soddisfazione da parte mia è vederle recuperare se stesse, riuscendo a sopportare l’eventuale disapprovazione di qualcuno.
Anziche’ incorrere nella classica situazione del “Decidi tu tanto è lo stesso”, anziche’ assecondare quel senso di malessere che si manifesta quando il proprio interlocutore non è d’accordo o essere condizionate dallo suo sguardo di disapprovazione, decidono di dare ascolto alle sensazioni di piacere che provano al pensiero di fare le cose che interessano a loro.
Non si tratta di diventare naturalmente egoisti o di pensare che tutto il mondo debba girare intorno a noi: si tratta di recuperare la dignità di essere se’ stessi.
Se non saprai stare con te stesso, non potrai veramente stare con gli altri. E se questo comporterà perdere un’amicizia o una relazione importante, forse hai un motivo in più per sorridere perché sarai all’inizio di una rinascita che ti poterà molto di più.
Tre consigli, allora, se hai la tendenza a temere la disapprovazione degli altri:
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Circondati di persone positive che apprezzano quello che sei.
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Apprezza i giudizi positivi e di valore che ti vengono dati, anziché dare unicamente peso a quell’opinione negativa che ti colpisce tanto. E pensa al beneficio delle critiche sfavorevoli: quale puo’ essere la loro intenzione costruttiva? Scarta quelle che sono totalmente distruttive.
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Dedicati ad attività che ti riportano in contatto con te stesso, col tuo corpo, con le tue sensazioni, con le tue emozioni (Yoga, Mindfulness, meditazione, sport, ecc..). Questo ti abituerà a coltivare l’ascolto con il tuo sé autentico.
D’ora in poi non tradire il soggetto più importante, cioe’ te stesso: regalerai al mondo una persona migliore perché autentica.