Autocritica
Tra i pensieri che rendono pesante l’esistenza di molte persone ci sono quelli di autocritica, soprattutto quando gli svantaggi della stessa superano di gran lunga i vantaggi.
In un precedente post ho affrontato il tema dell’accettazione di se’ quale prerequisito fondamentale per una buona autostima.
Se ci pensi bene l’accettazione è l’esatto contrario dell’autocritica!
Quindi piuttosto che ‘ammazzare’ l’autocritica, il titolo del post era una provocazione, tanto vale accoglierla, osservarla e lasciarla fluire.
Anche questo si impara e se mi segui ti svelerò diverse modalità di pensiero e tecniche utili per mettere al bando il flagello dell’autocritica e aiutarti se sei fra chi finisce quotidianamente nella trappola di non sentirsi abbastanza adeguato.
A sentire gli argomenti della voce critica, se ne sei vittima, tu dovresti essere perfetto e subito! Ma questo non è nella natura delle cose!
Uno degli argomenti che usa la parte critica e’ che:
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AVRESTI POTUTO FARE DI MEGLIO!”
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insinuando in te sentimenti di colpa e vergogna per non essere stato all’altezza, per non aver fatto di meglio, ecc.
In realtà ognuno di noi fa sempre del proprio meglio!
Anche tu hai sempre fatto del tuo meglio, già proprio tu.
Mi rendo conto che in questo momento sto sfidando la tua parte critica, che proprio non ci sta a perdonarsi questo o quel risultato ottenuto.
Non sei riuscito a stare a dieta?
Hai cercato di smettere di fumare senza riuscirci?
Hai detto qualcosa di cui ti sei pentito?
Sei stato bocciato ad un esame o il voto non era quello che ti aspettavi?
Ti dici che potevi e dovevi fare di meglio?
Se questa o altre frasi pensi che corroborino la tua convinzione che avresti potuto fare di meglio e che la tua parte critica sia autorizzata a mettere il dito nella piaga della tua autostima, te lo ripeto ancora una volta:
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HAI FATTO DEL TUO MEGLIO!
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Ognuno di noi fa del proprio meglio.
Ancora non ti capaciti lo so, conosco il meccanismo, so come funziona, ma voglio aiutarti e condividere quello ha aiutato me a tirarmi fuori dalla tortura dell’autocritica!
E per fare questo ricorrerò all’esempio che uso all’interno del miei seminari “Migliora la tua autostima”:
LA TENTAZIONE DEL BABA’
Il babà è un dolce, noto più al sud, che utilizzo come metafora.
E’ un esempio di ghiottoneria che possa rappresentare una tentazione per chi si ripropone di essere ligio ai buoni propositi di dieta drastica.
Nel tua caso potrebbero essere cioccolatini, biscotti, patatine, ecc.
Chi di noi non conosce almeno un amico, o più spesso amica, che si sottopone periodicamente a diete drastiche?
Supponiamo che la nostra amica si senta frustrata per aver ancora una volta fallito il buon proposito di non mangiare il babà.
Viene da me che sono il suo amico confidente e mi dice che si sente in colpa per esserci caduta ancora una volta e che, per questo non si dà pace.
Come sua abitudine si auto flagellerà con i pensieri fino a quando non penserà che dal lunedì successivo sarà perfettamente ligia alla dieta, oppure deciderà che non è cosa per lei affogando nel senso di colpa.
Mentre io le dico che ha fatto del suo meglio e che non è il caso di deprimersi, lei ribatte che il suo comportamento non è perdonabile, attribuendosi giudizi non proprio lusinghieri.
Sai come la convinco che ha fatto del suo meglio?
Ecco il mio ragionamento:
“Cara amica, quando ti sei riproposta di stare a dieta e di sfidare il tuo babà dicendogli che questa volta non sarebbe finito nella tua pancia, eri forte della tua buona intenzione, ovvero:
capacità di resistere alla tentazione = 100
forza della tentazione = 0
dopo qualche giorno, funziona spesso così, il rapporto di forze comincia a modificarsi:
capacità di resistere = 80
forza della tentazione = 20
poi
70/30
60/40
55/45
51/49
FINCHE’
senza nemmeno il tempo di realizzarlo, ad un certo punto c’è stato il sorpasso!
49/51
e ti sei ritrovata a mangiare il babà!
Ora, aggiungo, con quel rapporto di forze, non potevi che mangiare il babà!
Hai fatto del tuo meglio con le risorse che in quel momento avevi a tua disposizione!
Quando hai 39° di febbre non pretendi da te stessa di essere efficiente come al solito, 37°se sei un uomo :))
Allo stesso modo capirai che se le risorse non sono sufficienti il risultato che ne consegue è prevedibile.
Non ti resta che aumentare le tue risorse!
Ad esempio elimina il “da lunedì sarò perfetta”, che automaticamente, crea una scissione tra la tua intenzione razionale e la tua parte emotiva.
Poi potrai ridurre la forza della tentazione se capisci che funzione svolge per te: quale compensazione metti in atto con l’abbuffata, ecc.
L’accettazione passa per la comprensione.
Più riusciamo a capire il motivo per cui nel passato eravamo costretti a comportarci in un certo modo, più saremo capaci di scusarci per questo comportamento ed evitare di ripeterlo in futuro.
Accettarsi di più sarà la conseguenza del capire che non dobbiamo incolparci di nulla che abbia a che vedere con il nostro aspetto, intelligenza, o qualsiasi nostro comportamento discutibile.
La soluzione è portare compassione e comprensione verso ogni pensiero di auto disprezzo verso se stessi.
Continua a seguirmi e scopriremo insieme la forza dell’accettazione e della compassione.
Lascia un commento qui sotto e fammi sapere cosa ne pensi.
Elvino Miali
medico psicoterapeuta
counselor coach