

Capita a chi si occupa di counseling che, a volte, si presentino clienti uomini ossessionati dall’ansia da prestazione durante i rapporti intimi con l’altro sesso. Prima di andare avanti, per scendere nello specifico di questo articolo, vediamo di dare una definizione generale di “ansia da prestazione” che sia facile da comprendere.
Per ansia da prestazione si intende uno stato psicologico di timore, caratterizzato dalla paura di fallire in una determinata performance che viene ritenuta difficoltosa o al di là delle proprie possibilità e/o competenze. Nel caso dei rapporti intimi dell’uomo con l’altro sesso, questo stato causa una profonda sensazione di disagio, inferiorità e malessere psichico che finisce, inevitabilmente, col guastare determinati momenti di intimità sessuale.
Infatti, non è un caso che chi soffre di ansia da prestazione sessuale con la propria partner, presenta molto spesso problemi di disfunzione erettile. Però, nella mente del cliente, molto spesso questo collegamento non è automatico. In pratica, succede che moltissimi uomini credono di avere qualcosa che non vada bene nella loro virilità o, addirittura, di soffrire di qualche malattia che causerebbe il problema erettile.
Tuttavia, spesso i fatti provano in modo inequivocabile che è tutto a posto nell’integrità fisica e virile. Ci si sta riferendo al fatto che il problema erettivo si presenta, guarda caso, soltanto in presenza della partner femminile e non quando invece si hanno occasioni di sesso solitario (come nella masturbazione) dove invece il pene raggiunge normalmente l’erezione e senza nessuna particolare difficoltà.
Cosa succede veramente? Quali sono le reali implicazioni dell’ansia da prestazione? Il discorso, in realtà, è molto semplice: l’erezione ha la sua prima scintilla dentro la testa degli uomini e non tra le loro gambe. Infatti, attraverso stimoli visivi, uditivi e cinestesici, si attiva tutto quel complesso meccanismo di fantasie e desideri che ha origine nella psiche e che, solo in seguito, ha il suo culmine nel fenomeno dell’erezione.
Tuttavia, se l’ansia da prestazione sessuale entra in ballo, ecco che le fantasie e i desideri subiscono un forte e prepotente stop. Tutto ciò, ovviamente, ha ripercussioni ai fini dell’eccitazione che, in modo inevitabile, viene smorzata sul nascere. E senza eccitazione è impossibile mettere in moto tutto quel complesso meccanismo psico-fisiologico che porterà, infine, all’afflusso di sangue nei corpi cavernosi del pene che determinerà l’erezione.
…E il problema di erezione, quando è presente l’ansia da prestazione, permane anche facendo uso delle notissime pillole farmacologiche per la disfunzione erettile! Infatti, se non c’è un impulso eccitatorio iniziale, diventa impossibile poter ottenere una soddisfacente erezione anche tramite l’assunzione di questi farmaci. Inoltre, quest’ultimi non possono sconfiggere quella che è la vera causa del problema: l’ansia da prestazione.
Anzi, se l’uso delle pillole per i problemi erettivi diventa prolungato nel tempo, ci si espone in modo pericoloso a un vero e proprio auto sabotaggio inconscio. In che senso? Ecco spiegato cosa succederà: nel momento in cui non viene più assunta la pillola blu, ecco che un pensiero strisciante infesterà la mente dell’uomo: “Senza pillole non sono in grado di poter avere una normale attività sessuale.”
Purtroppo la cultura che ci pervade ha abituato moltissimi uomini a considerare il sesso come una specie di gara a chi è più prestante e aggressivo e quindi, molto spesso, succede che si ha un esagerato timore di ciò che si dovrà fare in intimità con la propria partner. Da qui, in seguito, derivano tutti i vari problemi di ansia da prestazione sessuale…
Quale può essere la migliore soluzione? Sicuramente, non quella di tipo farmacologico! Bisogna prendere consapevolezza che il sesso non è una gara, ma un “gioco” da vivere in modo spontaneo, gioioso e spensierato, senza avere la pretesa di voler sfoderare chissà quali incredibili performance. Tutto questo, alla fin fine, non potrà che portare benefici anche alla propria autostima e alla qualità della vita in generale.