Mi trovo in viaggio, in treno…
Circondata da persone di diversa età, nazionalità e cultura. Questi fattori però non ci vietano di comunicare; sguardi e sorrisi ci sintonizzano sulla stessa frequenza: siamo tutti d’accordo su quanto sia piacevole il sottofondo musicale che ci accompagna, “rubato” dall’Ipad di un passeggero che si è ritagliato uno spazio tutto per sè. Eppure… Nessuno di noi ha parlato! Quale forma di comunicazione abbiamo usato? Ci rendiamo conto di aver creato un sottile “legame empatico” che si colora di emozioni in parte condivise e sicuramente rispettate.
Godere di un incontro, assaporarne il gusto, scoprirne le sfumature e imparare a leggerle; saranno alcune delle esperienze proposte durante il workshop “Arte della Comunicazione”.
Il titolo di questo articolo richiama una forma di intelligenza… Quella “emotiva”.
Secondo lo psicologo Goleman e gli studiosi Mayer e Salovey, l’intelligenza emotiva permette di conoscere le proprie emozioni, imparare a gestirle e riconoscere quelle degli altri. Aiuta inoltre a motivare se stessi e ad utilizzare le competenze sociali nell’interazione con gli altri; esserne consapevole ci permette di trovare risposta ai tanti quesiti che inondano la nostra quotidianeità.
Vi è mai capitato di avere incomprensioni sul lavoro con il vostro dirigente o collega? Il disagio che ne deriva, quanto influenza il vostro benessere? … E quando rientrate a casa, è sempre così facile trovare la giusta sintonia con il “partner”?
Desidero condividere assieme a voi alcuni degli strumenti e delle abilità utili ai fini di una maggiore consapevolezza relazionale intesa come risorsa che arrichisce e colora la nostra rete sociale.
… E il nostro viaggio continua; e un nuovo passeggero si è seduto accanto a me…
Isabella Marino, Trainer del Workshop e Counselor
2 commenti. Nuovo commento
penso che tutti noi siamo come delle radio ad onde di frequenza…non tutti sono sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda, se x alcuni avviene in modo spontaneo…ecco si si crea una relazione empatica soggettiva…è difficile poterlo fare con tutti… ma ci si può impegnare…con buoni risultati!
Il disagio che ne deriva…….. molto vero, l’impermeabile che indossiamo per proteggerci a volte sembra fallato, lascia passare della pioggia che goccia a goccia ci ha bagnato. Il tempo dell’asciugatura è più lungo perchè la pioggia ci ha bagnato dentro e non solo fuori.