Seconda parte:
L’ansia è una sensazione spiacevole di pericolo imminente sempre più diffusa al giorno d’oggi. Essa può rimanere entro limiti accettabili o diventare una vera e propria patologia, il disturbo d’ansia, che può limitare fortemente la libera espressione dell’individuo.
Chi soffre di ansia patologica è “costretto” a vivere una vita al di sotto delle sue potenzialità, dovendo evitare da poche a numerose situazioni che percepisce come molto stressanti e ansiogene.
L’ansia può ricollegarsi alla paura di non essere all’altezza, al timore di non riuscire ad affrontare alcune situazioni o, se portata all’estremo come nell’attacco di panico, al terrore esistenziale.
In questa recente intervista il dott. Elvino Miali, Medico Psicoterapeuta, fornisce utili chiarimenti e spiegazioni su questo interessante ed attuale tema.
I sintomi dell’ansia
L’ansia si manifesta solitamente con una sensazione sgradevole di nervosismo all’interno di un clima di incertezza che la persona vive, spesso senza poterne identificare le cause. Infatti una volta identificata la fonte dell’ansia allora si può parlare di paura.
Classicamente l’ansia si avverte a livello fisico, da qui il termine di somatizzazione dell’ansia. Ciascun individuo avvertirà una sensazione in parti diverse del corpo, secondo la sua predisposizione costituzionale e, secondo alcuni autori, secondo il significato simbolico dell’ansia stessa. Ad esempio, una somatizzazione a livello degli organi genitali, potrebbe accompagnarsi ad una problematica psicologica della sfera relazionale o sessuale.
L’ ansia da prestazione
Questo tipo di ansia è tra le più diffuse, soprattutto al giorno d’oggi ed in costante aumento. L’ansia non è patologica di per sé, ma solo se supera un certo livello, impedendo alla persona di vivere una vita piena ed appagante. L’ansia da prestazione colpisce maggiormente coloro che hanno l’ossessione per il risultato, persone molto critiche con se stessi e con gli altri che non si accontentano di un risultato buono, ma puntano alla perfezione. Questo li mette costantemente in una condizione di pressione tale che da condizionare negativamente il loro rendimento, indipendentemente dal tipo di azione che li vede protagonisti. Può essere dificile convincere queste persone ad abbassare le loro pretese voglie di grandezza e perfezione, fino a quando la vita lo le porta ad ammettere il fallimento.
I contesti dove è più frequente vivere la cosidetta ansia da prestazione sono quello scolastico ( paura di interrogazioni o esami ), quello sportivo ( la pressione aumenta con la posta in gioco) e la sfera relazionale e sessuale in modo particolare.
Puntare tutto sul successo ad ogni costo, può anche portare delle soddisfazioni, ma la chiave della felicità è riuscire a godersi il percorso che porta agli obiettivi, ancora più del raggiungimento degli stessi. In altre parole i potrebbe dire che nella vita è più importante avere degli obiettivi che raggiungerli.
I disturbi d’ansia
Il disturbo d’ansia comprende, l’ansia generalizzata, le fobie, la fobia sociale, l’attacco di panico, l’agorafobia, il doc (disturbo ossessivo complusivo).
Ciascuna di queste forme merita una trattazione specifica. Quello che hanno in comune tutte queste forme di ansia è l’impossibilità/incapacità dell’individuo di portare a termine il ciclo di soddisfazione dei propri bisogni. A è volte lo stesso riconoscimento dei bisogni chè è in qualche modo offuscato dall”ansia. Inoltre indipendentemente dalla causa che li ha generati, i disturbi d’ansia possono cronicizzarsi sino a diventare un problema di per sè. Un esempo di questo è l’attacco di panico: l’esperienza di terrore e la relativa paura di morire vissuta anche solo per 10 minuti può essere tale che, pur in presenza di un singolo episodio in tanti anni, la persona può arrivare a vivere quasi costantemento con la paura di risperimentare l’esperienza di panico. Questa paura può arrivare a condizionarlo al punto tale da evitare sempre di più quelle circostanze o quei luoghi che in qualche modo richiamano quel primo episodio: l’agorafobia è un esempio di questo tipo.
Ansia e depressione
Ansia e depressione sono spesso collegate tra di loro, anche se non necessariamente. Personalmente sono tra coloro che li considerano un modalità attraverso la quale la persona esprime un segnale di malessere. Mentre è assodato che qualsiasi attività mentale è mediata neurochimicamente da sostanze precise, non penso che nella maggiorparte dei casi la parte organica preceda quella psicologica. Persone con diversi stili di personalità avvertiranno sintomi depressivi per motivi diversi. Per esempio un narcisista rischia di “cadere” depressione o ansia quando la vita non gli riserva quel destino o tributo di onori all’altezza delle sue aspettative di grandezza. Una personalità di tipo dipendente sarà in ansia prima e successivamente in depressione se la persona alla quale aveva delegato aspetti importanti della propria vita la abbandona. Mi preme allo stesso tempo considerare che una reazione “depressiva” in occasione di un lutto o di un abbandono è una reazione normale che deve essere agevolata. Mentre è comprensibile che l’essere umano cerchi di fuggire al dolore, non è consigliabile bloccare i sentimenti per fuggire alla tristezza che, in condizioni normali si risolve grazie alle capacità di autosostegno dell’individuo e alla sua capacità di elaborare quanto accaduto, anche con l’aiuto di altri significativi.
Rimedi per l’ansia
Ti consiglio questa utile risorsa gratuita: intervista su “Ansia, Paura e Panico: che fare?” Buona visione.
Elvino Miali, medico psicoterapeuta
4 commenti. Nuovo commento
se possibile vorrei sapere come combattere l’ansa da prestazione sportiva (gare di sci)
gentile fabrizio mei miei tre viedeocorsi trova tantisime risorse per vincere l’ansia da prestazione;
provi a scaricare il materiale gratuito già a disposizione accedendo alle rispettiva pagine internet:
ma credo che il più indicato per lei sia questo:
http://www.emozionipnl.com/
inoltre potrà consultare e scaricare gratuitamente interessanti contrivuti in:
http://www.autostimaeassertivita.com/
e
http://www.ilsuccessopersonale.com/
Buona visione
Elvino Miali
caro dott,
io ho un problema serio d’ansia verso gli uomini che mi piacciono.
quando ho poco interesse verso un uomo riesco a vivermi la frequentazione con calma e rilassatezza e la storia va bene.
quando invece inizio a frequantare uomini che mi piacciono particolarmente, vado in ansia. e se secondo me qualcosa nn va bene glielo faccio notare con orrervazioni fuori luogo. ovviamente con finale pessimo xkè si spaventano e mi allontanano.
quest’ansia mi porta a
contare tutte le tel ke mi fanno, la frequenza, tutte le parole che mi dicono e i gesti ke fanno.ultimamente ho avuto anke sensazioni di vomito nell’attesa di un mess. o di mancanza del respiro nel decidere se fargli una tel o meno.
dott. la prego mi dica come devo fare per vivermi questa storia ke sto vivendo ora con serenità.grazie
Vorrei combattere l’ansia da prestazione calcistica. Durante gli allenamenti gioco bene ma in partita dopo che faccio qualche errore comincio a sbagliare tutto. Puó aiutarmi.